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Giovedì 17 aprile 2025

CFC, l’Agenzia chiarisce: risarcimento fuori dal reddito passivo

a cura di: AteneoWeb S.r.l.

Con Principio di diritto n. 4 del 14 aprile l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che, nell'ambito della disciplina CFC (Controlled Foreign Companies), un risarcimento del danno ottenuto da una società estera controllata, a seguito di un accordo transattivo per l’interruzione di un’attività economica reale, non può essere considerato "passive income" ai sensi dell’art. 167, comma 4, lett. b) del TUIR.

La norma CFC, ispirata alla Direttiva ATAD, punta a contrastare pratiche di pianificazione fiscale aggressiva mediante la riallocazione per trasparenza dei redditi di società estere a bassa fiscalità ai soggetti italiani che le controllano.

Tuttavia, spiegano le Entrate, il risarcimento in questione, volto a compensare le spese sostenute per l'avviamento di un'attività imprenditoriale, non rientra in nessuna delle categorie di redditi passivi (come interessi, canoni, dividendi, ecc.) previste dalla normativa, e non costituisce quindi un presupposto per l’applicazione della disciplina CFC, in particolare con riferimento alla condizione della realizzazione, da parte dell'entità estera controllata, di proventi rientranti nelle categorie di passive income menzionate nella stessa disposizione, di oltre un terzo dei proventi complessivi.



Fonte: https://www.agenziaentrate.gov.it


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